I beta bloccanti riducono l’incidenza di ristenosi clinica dopo intervento coronarico percutaneo ( PCI )


La ristenosi rappresenta una grave complicanza dopo intervento coronarico per cutaneo.

Ricercatori del LDS Hospital di Salt Lake City ( Usa ) hanno valutato l’effetto dei beta-bloccanti, prescritti al momento della dimissione ospedaliera, sulla ristenosi.

Hanno preso parte allo studio 4.840 pazienti, sottoposti ad impianto di stent ( 60% ) , angioplastica a palloncino ( 32% ) , aterectomia rotazionale ( 8% ).

L’età media dei pazienti era di 65 anni, il 75% erano uomini ed al 37% è stato prescritto un beta bloccante.

L’incidenza di ristenosi clinica a 6 mesi è stata del 12% ed è risultata più bassa tra coloro a cui è stato prescritto un beta-bloccante (10%).

Altri predittori di riduzione dell’incidenza di ristenosi comprendevano: l’impiego di stent, l’età ed il fumo ; tra i predittori di un aumento della ristenosi: diabete, aterectomia, numero di vasi trattati.

I beta bloccanti hanno anche ridotto la ristenosi clinica a 9 mesi ( 10,3% versus 13,5%; p=0.004 ), MACE ( eventi avversi cardiaci maggiori; 16,5% versus 20,9%; p Secondo gli Autori i beta-bloccanti prescritti dopo un intervento di PCI hanno ridotto il rischio di ristenosi clinica, di ristenosi della lesione bersaglio ed i MACE in 4.840 pazienti. ( Xagena2003 )

Jackson JD et al, Am Heart J 2003; 145:875-881



La ristenosi rappresenta una grave complicanza dopo intervento coronarico per cutaneo.

Ricercatori del LDS Hospital di Salt Lake City ( Usa ) hanno valutato l’effetto dei beta-bloccanti, prescritti al momento della dimissione ospedaliera, sulla ristenosi.

Hanno preso parte allo studio 4.840 pazienti, sottoposti ad impianto di stent ( 60% ) , angioplastica a palloncino ( 32% ) , aterectomia rotazionale ( 8% ).

L’età media dei pazienti era di 65 anni, il 75% erano uomini ed al 37% è stato prescritto un beta bloccante.

L’incidenza di ristenosi clinica a 6 mesi è stata del 12% ed è risultata più bassa tra coloro a cui è stato prescritto un beta-bloccante (10%).

Altri predittori di riduzione dell’incidenza di ristenosi comprendevano: l’impiego di stent, l’età ed il fumo ; tra i predittori di un aumento della ristenosi: diabete, aterectomia, numero di vasi trattati.

I beta bloccanti hanno anche ridotto la ristenosi clinica a 9 mesi ( 10,3% versus 13,5%; p=0.004 ), MACE ( eventi avversi cardiaci maggiori; 16,5% versus 20,9%; p Secondo gli Autori i beta-bloccanti prescritti dopo un intervento di PCI hanno ridotto il rischio di ristenosi clinica, di ristenosi della lesione bersaglio ed i MACE in 4.840 pazienti. ( Xagena2003 )

Jackson JD et al, Am Heart J 2003; 145:875-881



La ristenosi rappresenta una grave complicanza dopo intervento coronarico per cutaneo.

Ricercatori del LDS Hospital di Salt Lake City ( Usa ) hanno valutato l’effetto dei beta-bloccanti, prescritti al momento della dimissione ospedaliera, sulla ristenosi.

Hanno preso parte allo studio 4.840 pazienti, sottoposti ad impianto di stent ( 60% ) , angioplastica a palloncino ( 32% ) , aterectomia rotazionale ( 8% ).

L’età media dei pazienti era di 65 anni, il 75% erano uomini ed al 37% è stato prescritto un beta bloccante.

L’incidenza di ristenosi clinica a 6 mesi è stata del 12% ed è risultata più bassa tra coloro a cui è stato prescritto un beta-bloccante (10%).

Altri predittori di riduzione dell’incidenza di ristenosi comprendevano: l’impiego di stent, l’età ed il fumo ; tra i predittori di un aumento della ristenosi: diabete, aterectomia, numero di vasi trattati.

I beta bloccanti hanno anche ridotto la ristenosi clinica a 9 mesi ( 10,3% versus 13,5%; p=0.004 ), MACE ( eventi avversi cardiaci maggiori; 16,5% versus 20,9%; p Secondo gli Autori i beta-bloccanti prescritti dopo un intervento di PCI hanno ridotto il rischio di ristenosi clinica, di ristenosi della lesione bersaglio ed i MACE in 4.840 pazienti. ( Xagena2003 )

Jackson JD et al, Am Heart J 2003; 145:875-881



Cardio2003


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